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Analisi
di Mercato

ricerche qualitative e quantitative

Più volte nei nostri articoli su brand e posizionamento abbiamo aggiunto la postilla dell’analisi dei dati, sottolineando come una qualsiasi strategia di marketing debba in primo luogo essere supportata da delle ricerche fatte a monte che ne orientino la direzione. Eccoci qui arrivati al capitolo tanto atteso. Ovviamente sarebbe impossibile in poche righe sciorinare in toto l’argomento, ma proveremo a dare una panoramica della ricerca di mercato e a mostrare le possibili soluzioni che ci possono venire in aiuto in base agli obiettivi prefissati, ma anche ai tempi e ai costi messi a budget.

Arriviamo al sodo...

Le ricerche di mercato si dividono nelle macro categorie

  • Ricerca qualitativa
  • Ricerca qualitativa

    Ricerca empatica, che ti permette di sondare in profondità un piccolo campione di partecipanti. Queste ricerche vengono svolte solitamente quando si vuole sapere l’opinione dei potenziali clienti rispetto ad un concept o un prodotto ancora in fase di sviluppo

  • Ricerca quantitativa
  • Ricerca quantitativa

    Numerica e facilmente analizzabile, fornisce dati stardardizzati da parte di un vasto numero campionario. Essa si concretizza spesso in questionari con domande a risposta chiusa

Ricerca qualitativa

ricerca empatica, che ti permette di sondare in profondità un piccolo campione di partecipanti. Queste ricerche vengono svolte solitamente quando si vuole sapere l’opinione dei potenziali clienti rispetto ad un concept o un prodotto ancora in fase di sviluppo, per capire i perchè dietro le scelte e le inclinazioni decisionali dei singoli e – non meno importante – per ascoltare i pareri di questi ultimi, analizzandone le opinioni e soprattutto il linguaggio adottato da questo campione (e quindi potenzialmente dal tuo target). Esempio emblematico di questa categoria sono i focus group, ovvero incontri veri e propri in una sorta di tavola rotonda, dove i partecipanti possono discutere di un argomento, provare un nuovo prodotto e confrontarlo con un altro già esistente, dare un feedback su una campagna pubblicitaria o su packaging o trovare insieme soluzioni creative per soddisfare un bisogno di un’azienda. Paradossalmente, nonostante il campione sia contenuto e la ricerca sia “flessibile” in base alle opinioni che emergono di volta in volta, i costi di tale approccio non sono poi così minimi: in tali incontri, infatti, la figura del mediatore è centrale per il buon risultato della stessa e non è sempre immediato trovare un gruppo rappresentativo che sia disposto a spostarsi in un luogo fisico per una chiaccherata di un paio d’ore. In questo senso la tecnologia ci è amica: in alternativa, se l’obiettivo ovviamente è in linea con questo metodo, si può optare per gruppi on line attraverso forum privati o chiamate collettive via skype.

Ricerca quantitativa

numerica e facilmente analizzabile, fornisce dati stardardizzati da parte di un vasto numero campionario. Essa si concretizza spesso in questionari con domande a risposta chiusa che possono essere somministrati in vario modo: dalla classica carta e penna al questionario on line da compilare autonomamente, fino ad arrivare a questionari somministrati da un operatore (di persona o al telefono) il quale di solito assiste l’intervistato e inserisce di volta in volta i dati.
Nella ricerca quantitativa la chiarezza delle domande e delle risposte fornite nel questionario e il numero campionario la giocano da padrone: da un lato, le domande devono essere semplici e chiare senza alcuna possibilità di fraintendimento – scrivetelo a quattro e piu mani, rileggetelo piu volte e chiedete feedback ai vostri amici e vicini prima di proporlo ufficialmente; dall’altro un numero limitato di utenti che rispondono al questionario può minare l’attendibilità dei risultati finali, non potendo estendersi con sicurezza alla totalità dei potenziali clienti in target.
Una tipologia di ricerca in ogni caso non ne pregiudica un’altra. Anzi, molto spesso essere vengono utilizzate in mix, preferendo di norma sondare il terreno con una ricerca qualitativa per poi sviluppare quanto emerso in larga scala tramite analisi quantitativa, ma anche aggiungendo alcune risposte aperte all’interno di questionari strutturati.

Alcune piccole grandi annotazioni

- Le ricerche di mercato servono a dare un punto di partenza su cui basare una decisione, non il contrario. Effettuare quindi un’analisi a decisione già presa solo per confermarla non solo è uno spreco di soldi e denaro, ma questo bias cognitivo vizierà sicuramente l’analisi dei dati, rendendoli di fatto inutili e senza alcuna informazione interessante.
- Mettiamo questo aspetto sotto annotazioni perchè di solito le introduzioni a un articolo si saltano sempre. E invece volevamo proprio che leggeste. Prima di iniziare una qualsiasi indagine, prima di indirizzarsi verso una tipologia qualitativa o quantitativa, prima di valutare le caratteristiche del campione statistico, prima ancora di definire tempo e budget della campagna è bene chiedersi cosa vogliamo ottenere dall’analisi. A quale domanda vogliamo dare risposta? Voglio sondare un comportamento, un’intenzione o una preferenza? Voglio proporre al pubblico una novità già ben definita nella mia testa o voglio invece avere feedback e risposte creative per farmi ispirare da esse?
- Nessuna persona ha talmente tanto tempo libero da dedicare tempo ed energie alle vostre domande pro bono. Fate in modo quindi che i vostri questionari siamo brevi con risposte immediate, ma soprattutto prevedete dei bonus o incentivo per coloro che decideranno di condividere con voi i loro preziosissimi dati (uno sconto, un gadget, un bonus monetario... insomma, via libera alla fantasia!)
- Non tutte le imprese hanno la possibilità di effettuare o commissionare analisi ad hoc solo per loro. In questo caso possono tornare utili altri strumenti da cui trarre dati importanti (seppur generici) a costi minimi. Si tratta delle cosiddette “Ricerche Desk”, cioè ricerche effettuate da enti esterni – università o enti statistici - che per fini di ricerca analizzano dati aggregati in riferimento ad un singolo settore o segmento demografico. In alternativa, se l’idea di avere comunque delle piccole risposte ad hoc sembra essere essenziale, potete affidarvi a indagini multiclient: agenzie specializzate creano periodicamente dei questionari telefonici o on line con una o due domande specifiche su ogni categoria di prodotto, e se volete che una domanda sul vostro prodotto o servizio faccia parte della lista basta solo proporsi (e pagare sì, ma non quanto una ricerca apposita!).

Se invece non siete disposti a sacrifici e compromessi e volete un progetto ad hoc a costi minimi, vi aiutiamo noi (e se avete letto fino a qui ve lo meritate). Mai pensato ad una collaborazione con un università? Da anni lavoriamo e collaboriamo con diverse università del Nord Italia, creando partnership tra aziende e istituti in un’ottica di sinergia e crescita reciproca. Sei interessato? Contattaci e ti contatteremo!