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Comunicazione strategica nel food

Il cibo è nutrimento del corpo, ma non solo

"La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella."
Anthelme Brillat-Savarin

come si trasforma un prodotto in un'esperienza?

  • food
  • Il cibo è nutrimento del corpo, ma non solo

    Oggi più che mai il food è un fatto esperienziale. È cultura, immagine, status. E’ storytelling allo stato puro da condividere su Instagram, Facebook, WhatsApp o una dei tantissimi social dedicati al food per non parlare degli hastag, il più noto #foodporn

  • Food experience
  • Food experience

    Al consumatore moderno non bastano più solo gli aspetti produttivi, la qualità e la banalità dell'acquisto ma cerca una “food experience”.

  • il brand
  • Il brand diventa il punto di unione tra azienda e consumatore

    Oggi l'acquisto di un prodotto alimentare o una cena al ristorante non è più la semplice soddisfazione di un bisogno fisiologico ma diventa un'esperienza che è la storia che il brand racconta.

  • graphic design
  • Come si trasforma un prodotto in un'esperienza?

    Con il graphic design. Attraverso la cura dell'immagine del brand e dell'immagine del prodotto si trasmette al consumatore un'esperienza unica, ci si distingue dalla concorrenza

  • design strategico
  • Il design strategico

    Il design strategico è uno degli obiettivi che il graphic designer si pone e che, attraverso il brand design, diventa la risposta che permette ad un'impresa di creare vantaggio competitivo grazie all'innovazione

Il food è cultura, immagine, status.

La comunicazione food, accanto alle funzioni culturali, sociali e comportamentali, deve tenere ben presente l’aspetto intrinsecamente estetico e visivo del nutrirsi.

Il fenomeno del food

Il cibo è nutrimento del corpo, ma non solo. Complice la maggiore consapevolezza alimentare, le luci della ribalta sotto cui sono finiti tantissimi chef, i social, i reality e tutto quanto è cucina, ma non gravita attorno ai fornelli, oggi il termine “alimentazione” è stato messo definitivamente in soffitta. Oggi si parla di food, concetto che non si limita agli aspetti nutritivi e fisiologici del mangiare, ma è diventato un fenomeno. Oggi più che mai il food è un fatto esperienziale, è cultura, immagine, status.

E’ storytelling allo stato puro da condividere su Instagram, Facebook, WhatsApp o una dei tantissimi social dedicati al food per non parlare degli hastag, il più noto #foodporn. Tutti, nella gallery foto del proprio smartphone, abbiamo almeno una foto di un piatto.

Food
experience

Al consumatore moderno non bastano più solo gli aspetti produttivi, la qualità e la banalità dell'acquisto ma cerca una “food experience”.

Oggi l'acquisto di un prodotto alimentare o una cena al ristorante non è più la semplice soddisfazione di un bisogno fisiologico ma diventa un'esperienza che è la storia che il brand racconta.

Dimmi quel che mangi

e ti dirò chi sei.

ANTHELME BRILLAT-SAVARIN

Da sempre il cibo rappresenta un fattore chiave della cultura e della socialità

E’ un vero e proprio strumento di interrelazione interpersonale: «Mangiamo qualcosa insieme?» «Ci prendiamo un caffè per fare quattro chiacchiere». Mangiare è un atto assolutamente individuale, che viene, però, svolto in comunità. In quest’ottica è la sintesi della società, dei suoi calori e dei suoi stili: sedersi a tavola rappresenta un atto sociale di forte impatto e legame, è un momento rituale di scambio, di dialogo, di esperienza umana.

L'esperienza nel mondo del food si tramuta anche nella ricerca della diversità, perché i prodotti etnici sono diversi e quindi affascinano. È diversa la provenienza, la forma, il sapore, i nomi e le ricette. Sono capaci di raccontare storie nuove, esotiche e sconosciute rispetto a quelle locali permettendo al consumatore di andare oltre alla gastronomia provinciale.

Il brand diventa il punto di unione tra azienda e consumatore. Il brand influenza l’alimentazione orientando la spesa e trasformano il prodotto in un simbolo che porta con sé valori come qualità e serietà. Il brand diventa la risposta al bisogno del consumatore. Anche al supermercato, quindi, non si vendono più prodotti bensì esperienze.

Attraverso la cura dell'immagine del brand e dell'immagine del prodotto si trasmette al consumatore un'esperienza unica, ci si distingue dalla concorrenza, facendo si che un ristorante o un prodotto non sia uguale ad un altro, ma, al contrario, abbia qualcosa in più.

comunicazione strategica food

Oggi il consumatore è alla ricerca di esperienze.

Di esperienze che siano uniche e che richiedano contatti con l'azienda sempre più attivi e da ogni luogo. Proprio in risposta a questa necessità le aziende devono abbandonare i vecchi strumenti diventati ormai inutili e cercare un nuovo approccio: il design strategico che regala emozioni, che mette il cliente al centro e il prodotto come “accessorio”, seppur un accessorio indispensabile.

Ecco che diventa indispensabile il visual storytelling.

Ovvero utilizzare in modo strategico e coordinato immagini e video per realizzare una strategia coerente al proprio brand attraverso strumenti media come fotografia, illustrazioni o video.

Come si trasforma un prodotto in un'esperienza?

Con il graphic design.

Oggi l'acquisto di un prodotto alimentare o una cena al ristorante non è più la semplice soddisfazione di un bisogno fisiologico ma diventa un'esperienza che è la storia che il brand racconta.


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